Sapevate che anche Udine festeggia la giornata del design? Sì, Udine insieme a città più grandi e famose come Milano, Parigi, Firenze, Tokyo, ecc., da due anni celebra il design con la ”Udine Design Week”, una settimana di incontri, eventi, esposizioni, ma dove al centro ci sono soprattutto le migliori creazioni del design, dai gioielli, all’arredo.
Uno dei luoghi scelti per l’esposizione delle creazioni dei designer è 16metriquadri, un negozietto/galleria che da pochi anni ospita delle creazioni innovative di designer di tutta Italia. Abbiamo cercato di dare voce agli artisti, per capire un po’ più nel profondo il contesto e le creazioni presenti in questa settimana udinese del design. Iniziamo da uno dei luoghi dove saranno ospitati gli artisti. 16metriquadri negozio/galleria creato da Roberta Piani pochi anni fa e che ha portato a Udine l’artigianato ed il design di artisti che trasformano materiali comuni, quotidiani, in ricercati gioielli.
Qui durante la settimana saranno ospitati vari artisti. Cerchiamo di capire in cosa consiste il loro lavoro e chi sono.
Dopo Francesca Verardo e Lodovica Fusco, è il turno di MagmaLab!
Qual è stato il vostro percorso? Qual è il pensiero che guida i vostri lavori?
Il nostro percorso inizia nel 2012 come laboratorio artigiano di eco-design. I primi lavori ed esperimenti sono stati su diversi materiali, principalmente di recupero, utilizzati per creare accessori da indossare ma anche punti luce e oggetti di arredo. Ogni lavorazione è sempre stata totalmente eseguita a mano e, negli anni, abbiamo sviluppato diverse tecniche artigianali.
Parliamo strettamente di design. Come interpretate questa parola? E come si stanno evolvendo le creazioni dei designer dal vostro punto di vista, da quello che vedete intorno a voi?
Oggi, la definizione ‘oggetto di design’ viene attribuita anche a gran parte della produzione artigianale e noi stesse, per adeguarci ai nuovi canoni lessicali, finiamo per utilizzarla, pur con qualche titubanza. Riteniamo che il nostro lavoro vada collocato in un mondo più vicino all’arte, alla creazione d’istinto, spesso anche ad una buona dose di ‘incoscienza’ creativa. Probabilmente queste sono le cifre del nostro essere ‘Designers’.
I vostri lavori nascono da materiali riutilizzati. Potete descrivere come li utilizzate e perché la scelta di questi materiali?
Dal 2014 l’esperienza e la pratica si sono concentrate sulla trasformazione delle materie plastiche, principalmente il PET, nella realizzazione di gioielli. I nostri lavori rientrano nell’impalpabile mondo del ‘gioiello contemporaneo’. Lontani da qualsiasi accezione classica e riconoscibile. Ci piace considerarli piccoli oggetti d’arte da indossare, unici e accurati nelle lavorazioni, sempre, totalmente, handmade. Leggerissimi, grazie alle peculiarità del materiale principale del quale sono composti.
Infine il luogo del festival: Udine. Tra le città organizzatrici di una propria settimana del design normalmente compaiono città note e di maggiori dimensioni. Udine è una delle poche di piccole dimensioni, ma che riesce comunque a proporre degli eventi di qualità. Quali sono le differenze che trovate dal punto di vista dell’artista, tra i grandi centri, come Milano, Parigi, Tokyo, ed i piccoli centri che vogliono portare il design anche in provincia?
A Udine abbiamo trovato una freschezza e un fermento creativo che nulla hanno da invidiare alle esposizioni delle grandi città del ‘Design’. Le idee migliori nascono spesso dove i mezzi per realizzarle sono più semplici. In questo Roberta Piani è una maestra, entusiasta e molto prolifica, per noi è stata ed è una partner stimolante.
Per maggiori informazioni sulla design week vi invitiamo a seguire il sito del MuDeFri il Museo del Design del Friuli Venezia Giulia