Oggi usciamo un po’ dalla città, a poco più di 10km da Udine troviamo Villalta e il suo castello, il più importante maniero medievale in Friuli-Venezia Giulia risalente al 1158.
Molte volte assediato, distrutto e ricostruito, nel 1500 fu protagonista di un importante ampliamento che lo trasformò in quello che possiamo ammirare ancora oggi. Proprietà dei signori di Villalta-Caporiacco e dei Conti della Torre, in pochi sanno che il castello di Villalta nasconde una leggenda: si racconta infatti che durante le notti di luna piena si possano udire dei lamenti di donna!
Ma iniziamo con calma e facciamo le cose per bene:
C’era una volta Ginevra di Strassoldo, una bellissima ragazza che, seppur ancora molto giovane, venne promessa sposa a Federico di Cuccagna. L’accordo delle due famiglie prevedeva, infatti, il matrimonio dei rispettivi figli quando questi sarebbero divenuti più grandi.
Gli anni passarono velocemente, ma quando giunse il tempo delle nozze, Ginevra dichiarò il suo amore per il conte Odorico di Villalta conosciuto poco tempo prima ad un ballo.
Il padre di Ginevra, molto legato alla figlia, acconsentì al matrimonio con il conte rompendo così l’accordo con i Cuccagna. Era il 1344 quando Ginevra di Strassoldo e Odorico di Villalta convolarono a nozze. Per il matrimonio Ginevra partì alla volta del castello di Villalta. Giunta però alle porte del maniero fu imprigionata da Federico di Cuccagna che, sentitosi tradito, aveva assediato il castello e scacciato Odorico. Federico non riuscì però ad usare violenza su Ginevra, poiché, narra la leggenda, la giovane fanciulla si tramutò in una statua di marmo.
Nel frattempo, Odorico aveva radunato un gruppo di cavalieri a lui fedeli che lo aiutarono a riprendere il castello ed uccidere il rivale.
Odorico si mise alla ricerca di Ginevra: in una stanza della torre trovò una statua di pietra, che assomigliava in tutto e per tutto a Ginevra.
In lacrime abbracciò la statua che riprese le fattezze umane. La felicità dei due sposi non durò però a lungo. Odorico, infatti, partì in guerra non facendo più ritorno. Ginevra non smise mai di aspettarlo per questo ancora oggi nelle notti di luna piena è possibile sentire i lamenti della bella ma molto sfortunata ragazza.
Quali altre leggende conoscete del nostro territorio?
Raccontatecele!
Potrebbero interessarti:
Colonos 2.0. Quale identità per il Friuli nella contemporaneità?
Intervista a Flavio Pressacco Il 25 aprile Sergio Cecotti, ex sindaco di Udine, ex presidente della regione, ma soprattutto sostenitore della cultura e identità friulana ha lanciato un appello per salvare i Colonos, l’associazione e luogo di incontro che dal 1996...
XSpace: un dialogo virtuale tra Semplicità e Complessità
Tempo di lettura: 5 minuti Natasha Masuli e Nicola Tessaro sono i designer di XSpace, una delle quattro installazioni presentate per la Udine Design Week 2021 ed esposte virtualmente per la mostra “Totem Semplicità Complesse”, accessibile sino al 10 maggio.
Semplicità e Complessità, due concetti dai significati contrapposti che per l’occasione rappresentano il trait d’union che lega la progettazione dei totem al contesto urbano.
Non a caso l’installazione rappresenta fedelmente la sintesi di questa dicotomia: la semplicità dell’oggetto di design, da un lato, e la complessità della relazione fra spazio interno ed esterno, dall’altro.
Un grande cubo collocato in Via Canciani (angolo Via Rialto) viene inserito all’interno del contesto urbano, quasi a voler creare un senso di estraniazione e disconoscimento rispetto ad alcune delle vie più conosciute e frequentate della città. In questo modo lo spettatore è invitato ad immergersi in un Mondo Altro distaccandosi dalla realtà quotidiana e vivendo il centro attraverso l’ausilio della realtà aumentata.
What Comes Next – Il borgo cittadino che sfida il Covid-19
In Borgo Stazione un’esposizione fotografica sulle conseguenze del Covid-19 Il progetto What Comes Next, promosso da artisti emergenti, intende documentare tramite immagini, storie ed interviste, gli effetti che la pandemia di COVID-19 sta avendo sulle realtà che...