“A CHI GIOCA NON PIACE ESSERE GUARDATO”
Se non vi è mai capitato di calcare una scena, ora avete un modo per farlo: comprare il biglietto per una delle repliche al teatro San Giorgio di “Cannibali brava gente. Jackpot miglionario”. Arrivati al teatro, infatti, dopo una breve attese nel piccolo foyer, vi faranno rimettere i cappotti e vi accompagneranno fino ad una piccola porta sull’altro lato del teatro, da dove vi faranno entrare direttamente sul palco. Sì, sul palco, perché è lì che sono preparate le 30 sedie per il pubblico ed il leggio di Manuel Buttus, autore (assieme a Giorgio Monte) ed unico interprete di questo nuovo spettacolo del Teatrino del Rifo.
Ai tipi del Teatrino del Rifo piace definire le loro opere come esempi di teatro civico, e nel caso di “Cannibali brava gente” non potrebbe esserci definizione migliore. Lo spettacolo, infatti, verte sul tema della ludopatia, ed ha il dichiarato fine di portare all’attenzione di tutti un tema tanto problematico quanto estremamente diffuso come la patologia da gioco d’azzardo.
Lo spettacolo, infatti, verte sul tema della ludopatia, ed ha il dichiarato fine di portare all’attenzione di tutti un tema tanto problematico quanto estremamente diffuso come la patologia da gioco d’azzardo.
Lo spettacolo si compone di due parti distinte: l’anima e il capitale.
Nella prima parte, Buttus interpreta le storie di tre personaggi, diversi tra loro in ogni caratteristica ma uniti dal filo conduttore del gioco d’azzardo. Le tre storie sono separate, non vi sono intrecci narrativi tra di esse, ma vengono interpretate in un continuo inframezzarsi tra loro, con lo spettatore in platea che sembra trovarsi di fronte alla sceneggiatura di un film, o meglio, di un documentario, sulle vite di chi con il gioco d’azzardo prima o poi c’ha avuto a che fare.
La seconda parte, invece, è un breve monologo: Buttus discorre di ludopatia, slot – bar e bande armate, riportando esempi di eventi reali e facendo riflettere il pubblico su come anche noi, in fondo, non siamo immuni dal problema.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatrino del Rifo e dal CSS con la collaborazione scientifica dell’Azienda Sanitaria n°2 “Bassa Friulana”, sarà in scena al San Giorgio per ancora due repliche, il 16 ed il 17 dicembre, per poi iniziare una tournée che toccherà anche le scuole, tramite il progetto “Contatto TIG – Teatro per le nuove generazione”. Sì, perché lo spettacolo è pensato anche, e forse soprattutto, per far avvicinare i giovani ad un problema che, al giorno d’oggi interessa anche loro: come dice Buttus nel suo spettacolo, quasi la metà dei giovani tra i 15 ed i 19 anni gioca regolarmente alle slot machine, chi con gli amici, chi anche con i genitori. Parlarne, prima che diventi ancor più difficile da gestire, è fondamentale; ed uno spettacolo come questo sicuramente può arrivare alla testa, oltre che al cuore, anche di chi pensa “ma cosa vuoi che sia”.
Articolo di Elisabetta Paviotti (@BettyPav)
16 e 17 dicembre 2015 ore 20
Udine, Teatro S. Giorgio
tournée:
18 dicembre 2015
Contatto TIG Teatro per le nuove generazioni 2015-2016
Udine, Teatro S. Giorgio
12 gennaio 2016
Contatto TIG Teatro per le nuove generazioni 2015-2016
Cervignano, Teatro Pasolini