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Gli Steso sono il gruppo proveniente dalle isole Faroe (Fær Øer) vincitori del premio della giuria del SUNS Europe tenutosi al Teatro Nuovo Giovanni da Udine di Udine dal 1 al 3 dicembre 2016.
Giovedì sera, dopo la loro esibizione, il chitarrista Hergeir ci ha concesso un intervista:

ENGLISH VERSION BELOW

Che cosa pensi di questo festival e della possibilità data alle band che cantano le loro canzoni nelle lingue minoritarie?

All’inizio non sapevo cosa aspettarmi. Un mio amico mi ha detto “manda la demo e provaci” e ce l’abbiamo fatta. Ora che ho parlato con la gente qui in giro è la prima volta che realizzo che c’è altra gente con un loro linguaggio “segreto” come quello che abbiamo nelle isole Faroe. Sull’isola siamo solo in 49 mila persone a parlarlo, probabilmente 70 mila in totale, contando anche la Danimarca. E’ strano sapere che altra gente parli una lingua minoritaria, non c’ho mai pensato. Penso che SUNS Europe sia fantastico, è un festival per i “ragazzini” che non possono suonare con i pezzi grossi, e questo ti rende più forte, uniti.

Gli Steso alla giornata finale del SUNS Europe 2016 (Foto di SUNS Europe)

Gli Steso alla giornata finale del SUNS Europe 2016 (Foto di SUNS Europe)

Perché gli stranieri dovrebbero imparare la tua lingua?

Forse un motivo potrebbe essere che siamo discendenti dei Vichinghi, penso che l’Islanda sia la più imparentata con l’antica lingua del nord e poi ci sono le isole Faroe, poi la Svezia, Norvegia e Danimarca. In passato, durante la dominazione Danese non c’era permesso parlare la nostra lingua, ma grazie alla musica abbiamo mantenuto la memoria delle nostre saghe, la lingua scritta c’è solo da 150 anni. Senza la lingua Faroese tutti quei documenti storici sarebbero andati persi. Quindi penso che il Faroese potrebbe essere interessante per gli appassionati di storia che vorrebbero accedere alle fonti originali. Non saprei per quale altra ragione si potrebbe imparare. Inoltre nascendo nelle isole Faroe si impara anche il Danese. Tutti conoscono il Faroese e il Danese. Poi se parli il Danese con un accento Faroese, ti prendono per un Norvegese. E’ un po’ come per la nostra cultura, un misto tra norvegese, svedese e con una certa vicinanza anche all’Islanda. Se conosci il Faroese puoi imparare anche le altre lingue. Poi non saprei.

Come ti fa sentire il fatto di dover parlare alle persone provenienti dall’estero in Inglese?

Non è un problema, ho imparato l’Inglese guardando la tv. Abbiamo sempre visto show in Inglese con sottotitoli in Danese, per cui c’era una continua traduzione. Abbiamo imparato l’inglese facilmente, e con i videogame penso chiunque impari e capisca l’inglese.

Gli Steso durante l'esibizione del 2 dicembre (Foto di SUNS Europe)

Gli Steso durante l’esibizione del 1 dicembre (Foto di SUNS Europe)

Cosa vuoi comunicare agli ascoltatori quando suoni la tua musica?

Non siamo come i Rage Against the Machine, o qualcosa del genere! Alcune delle nostre canzoni non hanno neanche parole. Ci mettiamo quello che sta bene con la musica. Se troviamo qualche parola va bene. Certe canzoni sono dei sogni, delle poesie che ho sognato, che mi sono sembrate belle e che ho trascritto. Un’altra canzone è ispirata ai Kraftwerk. Il ritmo della canzone è molto “tedesco” e quindi ho chiamato la canzone Eins Zwei Die, che è la tagline di un film horror norvegese, quindi non abbiamo un messaggio.

Chi volete raggiungere con la vostra musica?

Tutti. Come ad esempio i Rammstein che cantano in tedesco e possono raggiungere chiunque nel mondo, e poi ci sono i Sigur Ros, che sono islandesi e possono raggiungere chiunque. Vorremmo raggiungere tutti, senza un target specifico.

Avete qualche novità musicale?

Sì! Se fosse per me, registrerei continuamente nuovi pezzi, ma non ho la disponibilità economica. C’è un mastering che stiamo facendo fare ora negli Stati Uniti e una traccia è stata completata mentre suonavamo. Continuiamo a registrare una traccia alla volta. Cosi possiamo concentrarci su ogni canzone. Invece che su un album alla volta. Poi lo si pubblica ed è andato. Se ci sono 14 tracce in un album, sette o otto passano inosservate, vengono dimenticate. Così diamo spazio ad una sola traccia, poi ci possiamo fare un video. E si ha una piena esposizione. Poi quando hai 6 tracce puoi far uscire un album, è il procedimento contrario inoltre nell’album c’è un mix diverso. Porto sempre nuovi membri in Steso. Per esempio questa è la prima volta che suoniamo tutti assieme. Fino ad oggi ci sono stati 45 membri. Faccio la musica che mi piace e chiedo agli altri se vogliono unirsi. Così non ci si blocca. Suonavo death metal, poi sono invecchiato e ora preferisco musica più lenta.

Quali sono i vostri prossimi concerti?

Suoneremo all’evento di chiusura, sabato, ma poi non abbiamo altre date. Questo è un altro motivo per cui è difficile stare nelle isole Faroe, perché molti musicisti molto bravi devono trasferirsi in Danimarca per studiare, e molti di loro non tornano nemmeno o vanno in qualche altro Paese. Tutta la gente tra i 18 e i 30 manca dalle isole, ci separiamo. Io vivo praticamente in Danimarca, ho passato gli ultimi due mesi nelle isole Faroe, ho trovato loro e ora stiamo suonando assieme, poi tornerò in Danimarca e dovrò ricominciare da capo.

SUNS Europe 2016 a Udine

SUNS Europe 2016 a Udine

Intervista a cura di Maurizio Santin

ENGLISH VERSION

What do you think about this festival and the possibility given to the bands singing songs in their minority languages?

At the beginning I didn’t know what to expect. A friend of mine told me “send in a demo and see if you can make it”, and then I made it. But now I’ve been speaking to people around here and this is the first time I’ve experienced that there are other people who have their “secret” language, like the one we have in the Faroe. We are only 49 thousand people who speak it, but also in Denmark, we are probably 70 thousand in total. It was strange to know that other people have the same small language. It has never crossed my mind. I think Suns festival is cool, it’s kind of a festival for the kids who couldn’t play with the big ones, so it makes you stronger, unite.

Why foreign people should learn your language?

Maybe one thing is that we are descendants from Vikings, I think that Iceland is more closely related to the old north language and then is Faroe islands, Sweden, Norway and Denmark. We weren’t allowed to speak Faroese back in the days because we were under Denmark, the written language is only 150 years old, I think, and because of music we have kept all sagas alive because it was not legal to speak Faroese, and if we didn’t speak Faroese all those history monuments would have been left out so if you’re into history I think it would be a good idea to get into the real source. Other than that I wouldn’t learn it myself. Being from Faroe islands we learn Danish as well, so everybody knows Faroese and Danish, and if you speak Danish with a Faroese accent it becomes Norwegian, so it’s like our culture, norwegian and swedish, and we are close to Iceland as well. If you know Faroese you can learn the other languages as well. I don’t know what else.

How do you feel about expressing yourself in English when you have to speak with foreigners?

I don’t think about it at all, I think I’ve just learned it watching tv. We’ve always had shows in English with Danish subtitles, it’s like a translation going on all the time. We learned English pretty easily. And with computer games, I think everybody nowadays speaks and understands English.

What do you want to say to the people when you play your music?

It’s not like Rage Against the Machine or something like that! Some of the songs we play don’t even have words. It’s what fits with the music. If we find some lines is fine. Some songs are just a dream. It’s actually a poem I dreamed about, that sounded good and I kept it. Another title was actually from Kraftwerk. The drums in the song are pretty German or Kraftwerk so we called the song Eins Zwei Die which is the tagline of a Norwegian horror movie, so there’s no message.

Who do you want to reach with your music?

Everyone. Bands like Rammstein sing in German and they can reach all over the world. And there’s Sigur Ros, that’s Icelandic and they can reach everyone. I think we want to reach everyone. We don’t have a specific target.

Do you have any new stuff?

We have it! If it was for me I would be constantly recording new stuff but I don’t have the money. There’s a mastering going on in the States and one track is finished while we were playing. We keep on doing one track at the time so we can focus on each track. Instead of one album at the time. Then you release it and then it’s just gone. When there are fourteen tracks in an album, seven or eight of them get lost, you can’t really remember them. So we give space to one track, then we can make a video. And you get full exposure. So once you’ve done six tracks you can then release an album, so it’s all the way around. And in the album there’s a different mix, I always bring new members to Steso. For example this is the first time we played together, up to now there have been 45 members. I make the music I love and then I ask, “do you want to join in?” so you don’t have to get stuck in one shank or something. I used to play death metal, but then I got old and now I prefer slower music.

What are your next concerts?

We’re playing at the main event, on Saturday, but other than that we don’t have other concerts. This is another thing which is difficult with Faroe islands. Because a lot of musicians that are really good but when they want to study they cannot study in the Faroe islands so they go to Denmark and some of them they never came back or go to some other country. So all the people between 18 and 30 are missing from Faroe islands and we get split. I actually live in Denmark, I’ve been in Faroe islands for 2 months until now and I found them and now we’re playing but then I’ll go back to Denmark and I’ll have to start from scratch again.

Interview by Maurizio Santin