Domenica 8 maggio, nell’ambito della manifestazione udinese Vicino/Lontano, è stata presentata al pubblico la riedizione, da parte della casa editrice Cuepress, di Materiali per una tragedia tedesca, uno dei testi teatrali di Antonio Tarantino, noto e affermato drammaturgo italiano. All’evento, che si è tenuto presso la libreria Feltrinelli di Udine, hanno partecipato il direttore della Casa Editrice Cuepress Mattia Visani, il regista teatrale Fabrizio Arcuri, che attualmente sta mettendo in scena proprio questo testo a Udine in uno spettacolo prodotto dal CSS Teatro stabile di innovazione FVG, e Rita Maffei, condirettrice artistica del CSS nonché regista, che ha condotto l’incontro.
Materiali per una tragedia tedesca, scritto da Tarantino nel 1997, è un testo molto particolare: incentrato sulle vicende e gli avvenimenti che coinvolsero il gruppo armato terroristico della Raf nella Germania della seconda metà del ‘900, diventa pretesto per poter parlare in maniera distaccata, e quindi più lucida e ad ampio raggio, degli anni di piombo in Italia, degli attentati e delle stragi compiute dalle Brigate Rosse come dai gruppi di Estrema Destra. Un testo che, come ha ricordato durante la presentazione il regista Fabrizio Arcuri, parla della situazione italiana rispecchiandola in una vicenda simile, riuscendo a passare con sorprendente continuità dalla tragedia alla commedia, creando così un effetto, in qualche modo, profondamente grottesco. Proprio queste caratteristiche lo rendono un lavoro perfetto anche solo per la lettura, oltre che, ovviamente, per la messa in scena.
Un’opera in cui è presente un costante riferimento sia alla cultura bassa, sia alla cultura tradizionalmente e stilisticamente più alta, in un continuo rimando di citazioni che vanno dall’opera cinematografica di un grande autore come Fassbinder fino ai cori delle tragedie greche, in particolare nelle scene in cui compaiono i vecchi che si raccontano e lamentano una situazione generale di difficoltà. Sembra quasi, afferma sempre Arcuri, che Materiali per una tragedia tedesca sia la diretta continuazione dell’opera di Brecht, che cerchi di dire ciò che Brecht aveva compreso ma che si era rifiutato di accettare, ovvero che contro la violenza del potere costituito non si possa reagire efficacemente se non attraverso un azione armata e violenta.
Un lavoro, insomma, fortemente contradditorio e complesso ma decisamente interessante, uno dei tanti lavori forti e importanti di Tarantino, autore e drammaturgo che ha saputo affermarsi e farsi sentire nel panorama contemporaneo italiano e non solo nonostante abbia iniziato ad occuparsi di scrittura teatrale ad un età relativamente matura: nato infatti a Bolzano nel 1938, dopo aver lavorato per più di vent’anni nell’ambito della pittura e dell’arte figurativa, a metà degli anni novanta decide di cominciare a scrivere per il teatro. Fondamentale è, in questo periodo, l’incontro con il critico ed editore Franco Quadri, che lo valorizza e, nel tempo, pubblica gran parte della sua opera presso la sua casa editrice Ubulibri. Nel 1994, a cinquantasei anni, vince il premio Riccione con il suo monologo Stabat Mater e, nel 1997, torna a vincere lo stesso premio proprio con Materiali per una tragedia tedesca. Nel frattempo, i suoi vari lavori vengono messi in scena in Italia e all’estero da importanti compagnie e registi e riceve anche numerosi altri riconoscimenti.
Materiali per una tragedia tedesca è riedito e ripubblicato in una veste nuova, con l’aggiunta di una parte di testo scritto inedita e di alcuni disegni realizzati da Tarantino, dalla casa editrice Cuepress, giovane realtà dell’editoria che si occupa essenzialmente di teatro, in particolare di teatro contemporaneo e di critica e saggistica teatrale.
La casa editrice nasce alla fine del 2012 grazie all’idea coraggiosa di Mattia Visani, nel tentativo di portare avanti il lavoro fatto da Franco Quadri con la sua Ubilibri. Come si può leggere dal sito della casa editrice: “Un laboratorio di idee per costruire modelli nuovi per l’editoria e moderne modalità di produzione culturale. A fronte di una materialità che va assottigliandosi sempre di più, non pensiamo il libro come ‘oggetto’ ma come ‘pro-getto’. Sfruttando l’agilità del digitale, proponiamo il meglio della produzione viva di settore, in vista di un pubblico che esiste ed è reattivo, ma non raggiunto – e forse non più raggiungibile – dai metodi dell’editoria tradizionale.”
Materiali per una tragedia tedesca è anche un testo messo in scena e prodotto dal CSS di Udine per la regia di Fabrizio Arcuri. Lo spettacolo ha debuttato lo scorso novembre nella Stagione di Teatro Contatto a Udine e ora sarà di nuovo in scena al Teatro San Giorgio di Udine dal 10 giugno al 18 giugno per Contatto EXTRA. Per maggiori informazioni visitate la pagina dedicata a Materiali per una Tragedia Tedesca
Materiali per una tragedia tedesca verrà messo in scena tra il 10 e il18 giugno 2016 al Teatro San Giorgio di Udine.
Teatro Contatto Extra / Viva Pasolini!
10 e 13 giugno, ore 19.30, puntate 1 e 2
11 e 14 giugno, ore 19.30, puntate 3 e 4
12 e 15 giugno, ore 19.30, puntate 5 e 6
17 giugno, ore 18, puntate 1, 2 e 3
18 giugno, ore 18, puntate 4, 5 e 6
Articolo di Carlo Selan (twitter: @selancarlo blog: Periferie )