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Francesca Piovesan ha esposto nel tredicesimo capitolo della mostra itinerante La Fine del Nuovo, inaugurata il 17 febbraio 2017 presso la casa degli Artisti Visivi croati HDLU al Meštrovićev paviljon di Zagabria.
Per questa tappa, intitolata Fakebook, ad accompagnare Francesca Piovesan, altri ventuno artisti: Annalisa Avon, Aurelio Andrighetto, Primož Bizjak, Maria Grazia Cantoni, Carlo Dell’Acqua, Gino D’Ugo, Emilio Fantin, Matteo Fato, Igor Grubić, Silvia Hell, Sandro Mele + Luca Galofaro, Andrea Morucchio, Andrea Pertoldeo, Robert Pettena, Luca Scarabelli, Enrico Siardi, Daniela Spaletra, Saverio Tonoli, Goran Trbuljak, Enrico Vezzi e Luigi Viola.

Constraint Magazine ha intervistato l’artista avianese Francesca Piovesan:

Che cos’è per lei “la fine del nuovo”?

Non credo che il nostro compito e obbiettivo sia quello di creare l’opera eclatante e nuova; ogni volta che ci avviciniamo al lavoro è evidente che ci dobbiamo misurare con “il già fatto”, con qualcuno che ha già indagato il territorio su cui ci stiamo addentrando. La cosa che possiamo fare è aggiungere il nostro pezzo, rielaborare, continuare a cambiare lo sguardo, rileggere i materiali e cercare di apportare nuove connessioni. Il contemporaneo offre sempre nuove occasioni di contaminazione tra persone, competenze e saperi diversi che ci permettono di investire di nuovi significati ciò che creiamo o vediamo.

Francesca Piovesan, La Fine del Nuovo cap.XIII Mestrovic Pavilion, Zagreb, foto da HDLU

Francesca Piovesan, La Fine del Nuovo cap.XIII Mestrovic Pavilion, Zagreb, foto da HDLU

Come descriverebbe la sua ricerca artistica in breve?

Il corpo è il mio primo strumento, ciò che mi permette di conoscere e accedere al mondo, i materiali e le tecniche che uso sono funzionali allo studio del corpo nel suo relazionarsi a ciò che gli è esterno. In alcuni degli ultimi lavori raccolgo tracce di un corpo in continuo mutamento e anche la tecnica procede in questo senso, utilizzo materiali fotosensibili, ma senza avere pieno controllo dei risultati e creando sviluppi fotografici unici e mutevoli , ricomposti a creare un’idea frammentaria di corpo.

Descriva cos’è per lei l’arte in una frase. E in due frasi?

L’ arte è indagine, è rendere visibile.

L’arte è esplorare territori di conoscenza e relazioni, è un incontro di esperienze, quella dell’autore e quella del fruitore.

360°- Nuove Formazioni, di Francesca Piovesan, 2016

360°- Nuove Formazioni, di Francesca Piovesan, 2016

Su cosa sta lavorando ora? Quale sarà la sua prossima esposizione?

Non è ancora tutto molto definito, il lavoro si sta costruendo attualmente attorno a luce, fotosintesi, sedimentazioni di corpi, il tutto prenderà forma a settembre in una personale site specific presso il Museo Messina a Milano.

Chi o cosa la ispira nel suo lavoro?

Potrebbe essere qualsiasi cosa che incontra o si scontra con le mie ossessioni.

Il Servitore, di Francesca Piovesan, 2014

Il Servitore, di Francesca Piovesan, 2014

Qual è stata l’esperienza più importante nel suo percorso artistico?

L’esperienza più importante sono stati gli incontri con alcune persone che mi hanno arginata, criticata o aiutata ad acquisire gli strumenti per procedere in questa direzione.

Biografia di Francesca Piovesan

Francesca Piovesan nasce ad Aviano (Pn) nel 1981. Nel 2014 consegue il diploma di secondo livello in Arti Visive e dello Spettacolo, indirizzo Decorazione, presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. La sua ricerca si sviluppa principalmente nell’ambito della fotografia e si integra con altre possibilità espressive quali la performance e installazione. Partecipa a diverse collettive, tra le esperienze più recenti Coexistence: for a new Adriatic Koinè, esposizione itinerante (Italia, Albania, Montenegro e Croazia) all’interno del progetto europeo ArTVision. Nel 2015 vince il Premio Cramum che da inizio ad un percorso attraverso la partecipazione a mostre in Italia e all’estero supportate dall’Associazione Cramum e dalla Fondazione Giorgio Pardi di Milano.

La Fine del Nuovo cap. XIII
HDLU – Meštrovićev paviljon, Zagreb
Dal 17.02.2017 al 12.03.2017

La Fine del Nuovo cap. XIV
Vitta di Toppo Florio, Buttrio (UD)
Dal 01.04.2017 al 01.05.2017