Anche questa edizione del Far East Film Festival è giunta al termine. La ventunesima edizione non ha fatto mancare i colpi di scena e, come ogni anno, tra eventi collaterali e film, Udine si è trasformata in un piccolo angolo di oriente.
I numeri parlano chiaro: quest’anno gli spettatori sono stati 60.000, con 20.000 partecipanti alle attività collaterali. Numeri impressionanti se si tiene conto del fatto che il festival è stato organizzato con un taglio non irrilevante di fondi rispetto all’anno scorso.
Il FEFF è una vetrina in cui i film orientali possono mettersi in mostra, in modo da guadagnare posizioni nel mercato occidentale, ad alcuni di questi, vengono assegnati dei premi, tre premi del pubblico (Audience Award), un premio assegnato dai voti degli spettatori accreditati Black Dragon (Black Dragon Award), il premio assegnato dai voti online sul portale MyMovies.it (MyMovies Award) e in fine il premio alla carriera che viene assegnato ad un attore o regista che si è distinto negli anni (Gelso d’Oro alla carriera). Tutti questi premi sono statuette dell’albero del gelso, utilizzato nell’allevamento dei bachi da seta, simbolo dell’unione tra oriente e occidente.
Il 2019 è stato senza dubbio l’anno di Anthony Wong, superstar di Hong Kong, che si è portato a casa ben tre statuette, una alla carriera, e due con il suo film Still Human.
Ecco la lista dei premiati:
Audience Award
Still Human (Hong Kong)
Dying To Survive di Wen Muye (Cina)
Extreme Job di Lee Byoung-heon (Corea del Sud)
Black Dragon Award
Still Human (Hong Kong)
Mymovies Award
Fly me to the Saitama di TAKEUCHI Hideki (Japan)
Gelso d’oro alla carriera
Anthony Wong