Carlo dell’Acqua ha esposto nel tredicesimo capitolo della mostra itinerante La Fine del Nuovo, inaugurata il 17 febbraio 2017 presso la casa degli Artisti Visivi croati HDLU al Meštrovićev paviljon di Zagabria.
Per questa tappa, intitolata Fakebook, ad accompagnare Carlo dell’Acqua, altri ventuno artisti: Annalisa Avon, Aurelio Andrighetto, Primož Bizjak, Maria Grazia Cantoni, Gino D’Ugo, Emilio Fantin, Matteo Fato, Igor Grubić, Silvia Hell, Sandro Mele + Luca Galofaro, Andrea Morucchio, Andrea Pertoldeo, Robert Pettena, Francesca Piovesan, Luca Scarabelli, Enrico Siardi, Daniela Spaletra, Saverio Tonoli, Goran Trbuljak, Enrico Vezzi e Luigi Viola.
Constraint Magazine ha intervistato l’artista Carlo Dell’Acqua:
Che cos’è per lei “la fine del nuovo”?
L’inizio della malinconia.
Come descriverebbe la sua ricerca artistica in breve?
Una realtà fatta a pezzi ancora funzionante.
Descriva cos’è per lei l’arte in una frase.
Un errore necessario.
E in due frasi?
Un errore che sospende le coerenze e talvolta felicemente incontra la nostra irriducibile singolarità.
Su cosa sta lavorando ora?
Sulla ricchezza.
Quale sarà la sua prossima esposizione?
Un intervento per la piattaforma online VASA e un progetto d’installazione da Riss(e) a Varese.
Chi o cosa la ispira nel suo lavoro?
La fatica di chiamare le cose col proprio nome.
Qual è stata l’esperienza più importante nel suo percorso artistico?
Inciampare nell’analisi.
Biografia di Carlo Dell’Acqua
Nato a Bormio (SO), ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano dove attualmente vive e lavora.
I suoi lavori sono stati presentati in diverse manifestazioni in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero tra le quali: “CLOSE-UP” ex Carcere Giudiziario, Sant’Agata, Bergamo; “VIDEOART YEARBOOK” curated by Renato Barilli, Fabiola Naldi, A. Borgogelli, P. Granata, Silvia Grandi, Paola Sega, Bologna; “Les Sublimes” Fondazione Arthur Cravan, Milano; “Descrizione del mondo” Libera occupazione poetica, Unione Culturale Franco Antonicelli, Torino; “Entrée.00”, studio di Gianluca Codeghini, Milano; “Motivi di famiglia” curated by Paolo Toffolutti, Villa di Toppo Florio, Buttrio, Udine; “Byob”, curated by Domenico Quaranta Museo Pecci, Milano – “cose cosmiche”, Galleria Artra, Milano; ”Il pathos delle forme” Galleria Milano, Milano, curated by Elio Grazioli; “cose cosmiche” Galleria Artra, Milano; Godart, Museo Laboratorio di Città Sant’Angelo, Pescara; “Officine dell’Umbria”, curated by di Maurizio Coccia, Palazzo Lucarini Contemporary Art Centre, Trevi; “Punto di Fuga”, S.Agostino, Bergamo; ”Costellazione”, ARS A+L , Bergamo; “Hua, Disegni” O’ Artoteca, Milano; “Crossover”, curated by Antonio D’Avossa, Chiasso, CH; “Spostamenti-No Admittance”, curated by A.Daneri E.Eiriksson, Milano; “Catapulta”, Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea” , Repubblica di San Marino; “Arti visive, Concorso Nazionale”, Mole Vanvitelliana, Ancona – Palazzo Ducale, Genova; “FÆRUR”, curated by E. Eiriksson The Living Art Museum, Reykjavik, Islanda; “Visual Rave”, curated by Antonio D’Avossa, Umanitaria, Milano; ”Profanazioni”, Curated by Loredana Parmesani, Palazzo dell’ Arengario Milano; “Oltre il muro”, concorso internazionale, curated by Giovanni Carandente , Daniela Palazzoli, Rudolf Gruttner, UlrichRoloff-Momin, sala Napoleonica, Palazzo di Brera.
La Fine del Nuovo cap. XIII
HDLU – Meštrovićev paviljon, Zagreb
Dal 17.02.2017 al 12.03.2017
La Fine del Nuovo cap. XIV
Vitta di Toppo Florio, Buttrio (UD)
Dal 01.04.2017 al 01.05.2017