Chi ha passato l’adolescenza a Udine sa benissimo che il sabato pomeriggio è consuetudine incontrarsi con gli amici proprio davanti alla Loggia del Lionello e, in caso di pioggia, (non dimentichiamoci che viviamo in una delle regioni più piovose d’Italia) rifugiarsi sotto il portico, tra gli archi veneziani che permettono di affacciarsi ai piedi del castello e sbirciare i passanti.
Risalente al 1441 – lo stesso anno in cui viene fondato il King’s College dell’Università di Cambridge e quando Udine è ancora priva della gran parte dei palazzi che ora disegnano la città – la Loggia del Lionello ha ospitato molte generazioni tra i suoi archi.
Grazie al contributo di Nicolò Savorgnan – ( se abiti a Udine sai che sono tre i nomi che si ripetono continuamente: Tiepolo, Savorgnan e Modotti) viene proposta la costruzione del palazzo pagata grazie alla riscossione dell’imposta sul pane.
La Storia però porta con sé sempre degli imprevisti: il 19 febbraio 1876, alle sei del pomeriggio, la Loggia è tragicamente deturpata da un grave incendio causato da una fuga di gas illuminante.
Ebbene sì, la Loggia del Lionello che conosciamo ora non è la stessa che ha attraversato quattro secoli della storia cittadina.
Oggi la troviamo accorpata al Palazzo degli Uffici Municipali, per intenderci quelli del Comune, del Gianduia, della piccola galleria d’arte La Loggia e del Contarena, opera, quest’ultima, dell’architetto Raimondo d’Aronco (tra tutti forse quello più noto, ma sempre in buona compagnia dei nostri Savorgnan, Tiepolo, Modotti).
Passeggiando con lo sguardo all’insù, ve lo prescriviamo vivamente come medicina per godersi al meglio la città, possiamo notare un dettaglio che solitamente sfugge all’occhio e che in pochi conoscono: il termometro a spire bimetalliche di Arturo Malignani.
Senza abbassare il naso, ci troviamo ad osservare il soffitto del nostro amato loggiato: fu costruito con una copertura a carena di nave in lastre di piombo, proprio per mantenere una coerenza estetica con l’architettura del resto del palazzo.
Infine la nostra Loggia ci rivela un “segreto”: sulla facciata spicca la scritta in stile gotico “Utinum”, nome latino di Udine (già… il nome originale non è Udin!).
La Loggia del Lionello, nonostante la sua età, resta il cuore della città di Udine. Un luogo di ritrovo che rappresenta i cittadini e molta della loro storia.