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Martedì 4 giugno 2019, nella sala Pasolini del Palazzo della Regione, c’è stata la conferenza stampa di presentazione di  “Musica Cortese”, il festival internazionale di musica antica che avrà luogo nei centri storici della regione. A illustrare il programma quattro figure di primo piano della scena culturale locale: l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli; l’assessore alla cultura del Comune di Gorizia, Fabrizio Oreti; il produttore discografico e musicologo Valter Colle; il vicepresidente dell’associazione Dramsam (l’ensemble musicale specializzata nell’esecuzione di musica antica, con sede a Gorizia), Flavio Cecere. Il festival comincerà domani, giovedì 6 giugno, al Castello di Gorizia, per concludersi solo a settembre.

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Tiziana Gibelli e Fabrizio Oreti

Il festival è davvero un’ottima occasione per conoscere più da vicino alcuni dei luoghi più affascinanti della nostra regione. Avrà sede, infatti, in moltissimi luoghi insoliti e ricchi di storia, non solo del Friuli, ma anche della vicina Slovenia.

Le sedi del festival sono: la Sala degli Stati Provinciali al Castello di Gorizia, palazzo Coronini Cronberg a Gorizia, Accademia Nico Pepe a Udine, Museo Archeologico Nazionale di Cividale, Chiesa di Sant’Antonio a Latisana, Basilica di Aquileia, Teatrino barocco del castello di Valvasone, Abbazia di Rosazzo, Abbazia Benedettina di Sesto al Reghena, Museo Archeologico di Aquileia, Corte di Palazzo Torriani a Gradisca d’Isonzo, Biblioteca Gurneriana a San Daniele del Friuli, Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl a palazzo Gopcevich a Trieste, Villa Vipolze a Goriška Brda in Svolenia, Kuturni Dom a Gorizia, Teatro romano del Museo Archeologico di Spoleto, Aula Magna del Centro Musicale Sloveno “Glasbena Matica” a Trieste.

A proposito del ruolo della città di Gorizia in questo festival, l’assessore comunale Fabrizio Oreti si esprime così: “è quindi per noi un onore che il Comune di Gorizia sia capofila fin dalla prima edizione del prezioso progetto e, contestualmente, ospiti il concerto inaugurale della rassegna nella prestigiosa cornice del Castello, nella convinzione che questa raffinata proposta musicale, arricchita da una visita guidata alla mostra permanente di strumenti musicali antichi, otterrà, come avvenuto in passato, un ottimo riscontro richiamando al maniero un vasto pubblico di appassionati, cultori, e perché no, di curiosi”.

A proposito di Palazzo Coronini: “sono inoltre lieto che il programma della rassegna preveda anche un concerto presso Palazzo Coronini, un luogo incantevole che lascia sempre felicemente colpiti i tanti visitatori. È infatti uno dei tanti tesori architettonici in una città quale è Gorizia ricca di storia e di arte, meta di quel turismo culturale di qualità che interessa la nostra regione”.

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Per quanto riguarda il programma del festival, segnaliamo alcune date; comincerà, come già ricordato, domani 6 giugno alla Sala degli Stati Provinciali del Castello di Gorizia. L’appuntamento è previsto per le ore 20.00 con una visita guidata alla mostra di strumenti storici, “Theatrum Instrumentorum”; a seguire, ore 21.00, il concerto inaugurale “Sergonta Bergonta”, una serie di canti popolari del tardo medioevo eseguiti dalla Centotrecento Ensemble. Al termine, per gli amanti della cucina tradizionale, verrà anche allestito un buffet storico a cura dell’Accademia Jaufrè Rudel.

Seguirà domenica 16 giugno al parco storico di Palazzo Coronini Cronberg, sempre a Gorizia, con una visita guidata del parco alle ore 19.30. Alle ore 21, invece, il “Concerto Botanico” per ghironda et istromenti diversi, eseguito dalla Hortus Ensemble.

Tra il 17 e il 22 giugno il festival si sposterà a Udine, all’Accademia d’arte drammatica “Nico Pepe”, con una serie di incontri sulle tradizioni italiche del canto liturgico a cura di Giacomo Baroffio e Eun Ju Kim.

La prestigiosa Abbazia di Rosazzo, invece, sarà aperta al pubblico nella giornata di giovedì 4 luglio. Alle ore 20.00: visita guidata al complesso abbaziale e alle cantine storiche. Alle ore 21.00: concerto “Unio Mystica” dedicato ad Hildegard Von Bingen, carismatica compositrice medievale.

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Tiziana Gibelli e Valter Colle

Il 14 luglio il palazzo Torriani a Gradisca d’Isonzo ospiterà un concerto eseguito da musicisti italiani, greci e turchi, “Labirinto di melodie”: un’esecuzione di musiche strumentali medievali concepita appositamente per il festival, in cui verranno proposte due forme compositive identiche nella struttura ma lontane nell’origine, l’Istampitta tipicamente italiana e il Peshrev ottomano.

Il 19 luglio l’appuntamento è a San Daniele del Friuli, dove sarà possibile visitare i tesori della Biblioteca Guarneriana. La visita è prevista per le ore 18.30; alle ore 20.30, invece, sempre nella biblioteca rinascimentale, ci sarà una “lectio animata” dedicata agli strumenti musicali al tempo di Leonardo. Ricordiamo che il 2019 è l’anno dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, ragion per cui sono stati organizzati degli eventi connessi, direttamente o indirettamente, alla sua figura. Oltre a “Leonardo e la musica”, una masterclass internazionale in Slovenia e un’incursione nella cucina tipica rinascimentale. La masterclass, a cui seguirà un concerto finale, è condotta da uno specialista del repertorio rinascimentale, Marco Beasly, e si svolge il 22 settembre nella Villa Vipolze di Goriška Brda. Il banchetto storico, invece, sarà curato dalla sezione di cucina storica dell’Accademia di studi medievali Jaufrè Rudel di Gradisca d’Isonzo, e avrà sede al Palazzo del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia il 13 luglio.

L’ultimo appuntamento è previsto per giovedì 10 ottobre al “Kulturni dom Gorica”, la casa di cultura slovena di Gorizia, alle ore 20.30, con uno spettacolo di teatro musicale in collaborazione con l’Accademia d’arte drammatica “Nico Pepe” ed il Centro musicale sloveno “Glasbena Matica” di Trieste: “Tres, Tres, Tria: Le udienze del Patriarca”.

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Valter Colle e Falvio Cecere

Il direttore artistico del festival, il musicologo Valter Colle, chiarisce così quali sono le intenzioni del festival: “quello che caratterizza Musica Cortese è un continuo processo di ricerca della contestualizzazione dell’evento musicale. Va bene il luogo, va bene la cucina, va bene la musica, ma quello che cerchiamo di fare è di ricreare un ambiente storico per comprendere meglio le caratteristiche dell’intero programma. In questo senso abbiamo cercato, e cercheremo sempre più di valorizzare meglio alcune specificità regionali. Aquileia ne è stato un esempio, ma sull’eredità che ha lasciato stiamo già programmando altri progetti, totalmente inediti e sperimentali, che possano farci capire in modo interdisciplinare che anche attraverso un concerto si può conoscere un momento della storia, della cultura e molto altro”.

Infine, un ultimo pensiero a Giuseppe Paolo Cecere, fondatore di Dramsan e del festival, per aver saputo in quasi 30 anni coinvolgere e avvicinare un pubblico sempre più eterogeneo e appassionato. “Le persone vivono ancora tra noi se di loro manteniamo vivo il ricordo e le emozioni, grandi e piccole, legate ai momenti di vita che con loro abbiamo condiviso”. Con queste parole lo ricordano la moglie Alessandra e il figlio Flavio, a tre anni dalla sua scomparsa.

Per scaricare il programma:

https://www.dramsam.org/download/Libretto-Musica-Cortese-2019.pdf