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La stagione di prosa al Giovanni da Udine si è interrotta nei giorni 5 6 e 7, non per problemi tecnici e nemmeno per problemi organizzativi, ma per problemi di ordine esistenziale, sulla ragion d’essere del teatro; infatti l’opera “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello è la trasposizione teatrale della crisi esistenziale che attraversa il teatro nei primi del Novecento, il quale deve confrontarsi con la graduale affermazione del cinema, ma è ancora imperniato sull’ormai vetusto e anacronistico schematismo morale offerto dalla prosa naturalistica, che non permette la rappresentazione della, utilizzando una espressione di Pirandello, “vita nuda”. Il Giovanni da Udine ha conosciuto quindi, in questi tre giorni, la rappresentazione del metateatro pirandelliano diretta da Luca de Fusco e, nel nominarlo, è sottointeso il “silente motore della rappresentazione” che rende attuabile e accompagna lo spettacolo, i cui componenti sono: macchinisti, attrezzisti, fonici, elettricisti, costumisti, truccatori, sarti…

Gaia Aprea ed Eros Pagni

Gaia Aprea ed Eros Pagni

Per rendere icastica la crisi del teatro, Pirandello architetta uno spettacolo in cui i personaggi oltrepassano il confine cartaceo e approdano direttamente sul palco, in maniera tale da dimostrare il modo più autentico, crudo e disincantato di rappresentare la vita; ciò nonostante gli attori e il direttore- capocomico, si oppongono a questa modalità rappresentativa, perché non riesce chiara e comprensibile come altrimenti accadrebbe con la mediazione della forma, la quale corrisponde, in questo caso, all’insieme di “trucchi”, gesti e movimenti funzionali a rendere lo spettacolo comprensibile. Diverse volte infatti il direttore è costretto a intervenire sulla scena perché i personaggi bisbigliano o perché rivolgono le spalle al pubblico, venendo meno alle tecniche di rappresentazione canonica, ma, a loro detta, sono movimenti efficaci a trasmettere la realtà della scena. Inoltre si oppongono alla mediazione degli attori, i quali peccano di credibilità e risultano inadatti a esprimere il ventaglio di sentimenti e passioni che ribollono in loro.

Sei Personaggi in Cerca d'Autore

Sei Personaggi in Cerca d’Autore

La contrapposizione tra attori e personaggi è stata resa in modo efficace mediante il ricorso a due accorti stratagemmi: le luci e i costumi; nel primo caso le luci hanno investito di due diverse tinte gli attori sul palco: colori accesi e caldi per gli attori che “interpretano gli attori”, quindi anche la forma, e colori freddi e gelidi per gli attori che interpretano i personaggi, dunque anche la vita. I costumi hanno compartecipato con le luci per evidenziare nettamente il contrasto tra le due tensioni. Il conflitto non si limita a questo, perché non si può prescindere dalla potenza espressiva di tutti gli attori, ma soprattutto di coloro che vestivano i ruoli dei personaggi e, tra questi, non si possono scordare Eros Pagni e Gaia Aprea, subissati di applausi, dopo aver scosso il palco con la loro intensa, vibrante e vertiginosa capacità espressiva, che ha delineato la asprezza della vita.

Recensione di Gabriele Duria

Prossimi spettacoli al Teatro Nuovo Giovanni da Udine:

domenica 10 dicembre 2017 ore 17:30
PRIMA DEL CONCERTO – ZENE, BARTÓK E L’OPERA CHE NON HA NOME

domenica 10 dicembre 2017 ore 20:45
BUDAPEST FESTIVAL ORCHESTRA diretta da IVÁN FISCHER

sabato 16 dicembre 2017 ore 17:30 info
PRIMA DEL CONCERTO – GIOVENTÙ BRUCIATA DELL’800: EVGENIJ ONEGIN

domenica 17 dicembre 2017 ore 11:00
Lezioni di Storia – Speciale POTERE E GIUSTIZIA

domenica 17 dicembre 2017 ore 16:00
EVGENIJ ONEGIN (opera)

giovedì 21 dicembre 2017 ore 20:45
Operette e altri incanti LA PRINCIPESSA SISSI