Sabato 12 dicembre alle ore 18:00 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine abbiamo assistito a Cyrano de Bergerac, una celebre commedia teatrale in cinque atti pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica.
Il testo su cui è stata bastata la rappresentazione è la versione tradotta da Mario Giobbe, per quanto inizialmente potesse spaventare la durata dello spettacolo ( 110 min primo tempo e 50 il secondo) Antonio Zavatteri, Silvia Biancalana, Roberto Serpi, Alberto Giusta, Vincenzo Giordano, Massimo Brizi, Matteo Alfonso, Carlo Sciaccaluga, Sarah Pesca e Davide Gagliardini sono riusciti a far dimenticare il ticchettio dell’orologio.
Cyrano ossessionato dal suo aspetto fisico (“il naso lo anticipa di un quarto d’ora”) si innamora di Rossana, questa è innamorata a sua volta di Cristiano, giovane dal bell’aspetto ma con problemi a esprimere a parole i propri sentimenti.
«Ci entusiasma l’idea di affrontare un testo in versi, – scrivono i due registi – e rendere credibile un mondo in cui tutti parlano in versi e solo qualcuno è un poeta. Abbiamo a disposizione un testo vibrante, una storia d’amore magistralmente disegnata ed un attore protagonista che può incarnare lo spirito anarcoide ed altamente poetico del nostro protagonista. La nostra ambizione è quella di portare in scena uno spettacolo popolare, nell’accezione più nobile, cercando di coinvolgere il maggior numero di spettatori possibile in quella festa di intrattenimento e confronto che il teatro sempre dovrebbe essere».
A parer nostro ci sono riusciti, unica pecca? Solo una data!
CYRANO DE BERGERAC
di Edmond Rostand, traduzione di Mario Giobbe
con Antonio Zavatteri, Silvia Biancalana, Roberto Serpi, Alberto Giusta, Vincenzo Giordano, Massimo Brizi, Matteo Alfonso, Carlo Sciaccaluga, Sarah Pesca, Davide Gagliardini
scene e costumi Guido Fiorato
luci Sandro Sussi
musiche Andrea Nicolini
regia Carlo Sciaccaluga e Matteo Alfonso
produzione: Produzione Compagnia Gank, Teatro degli Incamminati, Festival Teatrale di Borgio Verezzi in collaborazione con il Teatro Stabile di Genova